
Anche quest’anno, Fausto Morabito, un grande sostenitore del progetto diritto allo studio di Starterprius, nonostante le difficoltà organizzative generate dal Covid-19 e nel pieno rispetto delle norme che ne sono derivate, ha organizzato la quinta edizione di una manifestazione itinerante che ha portato, nel corso degli anni, a Napoli (presso palazzo Caracciolo), Reggio Calabria (presso la sede della Città Metropolitana), Brescia (presso villa Fenaroli) e Palermo (presso Palzzo S. Elia), il dolce più rappresentativo del nostro Paese: il Panettone artigianale.
Unico, anche in questa occasione, il luogo che ha ospitato la manifestazione, il teatro Bonoris di Montichiari (edificio le cui origini risalgono al 1773, anno in cui venne presentata ai responsabili della Comunità una supplica “… per comprare attrezzi ed abiti per costruire il teatro e per far opera…”), una location che, per questa particolare occasione, non ha visto presenza di pubblico, nel rispetto delle norme vigenti , ma si é trasformata in un set consono ad ospitare (come attori di eccezione) i Panettoni, che hanno calcato la scena da protagonisti insieme ai prestigiosi Maestri che li hanno giudicati, seduti ai tavoli della giuria posti sul palcoscenico…
Il primo gradino del podio, per quanto concerne la classifica dei Panettoni tradizionali (nel pieno rispetto del disciplinare), è stato ad appannaggio di Vincenzo Faiella di San Marzano sul Sarno, in provincia di Salerno, il secondo di Roberto Cantolacqua Ripani, della pasticceria Mimosa di Tolentino e Civitanova Marche ed il terzo Denis Dianin, di D&G patisserie, di Selvazzano Dentro in provincia di Padova.
Il podio della sezione Panettone selezione (che prevedeva l’utilizzo obbligatorio di farine Molino Dallagiovanna, cubetti d’arancia candita Cesarin e tuorli Euorovo), ha visto come primo classificato il panettone della Pasticceria Ferrante di Campomorone in provincia di Genova, come secondo quello della Pasticceria Delizia della famiglia Lo Faso di Bolognetta in provincia di Palermo, terzo quello della Pasticceria Grué di Felice Venanzi e Marta Boccanera, di Roma.






